80 € in più al mese? Dovremo spenderne 90!

Il nostro (?) magnanimo e ottimista Presidente del Consiglio Renzi sta per varare una serie di interventi strutturali alcuni dei quali dovrebbero portare nelle tasche di molti italiani una cifra indicata intorno agli 80 € mensili per il 2014! (…per il 2014).

Secondo la già prontamente soprannominata “legge del 10” la misura interesserà 10 milioni di lavoratori e varrà 10 miliardi di euro, soldo più soldo meno.
Ora, tralasciando che negli ultimi 7-8 anni le persone che riceveranno questi soldi sono quelle che più hanno pagato la crisi, vedendo inesorabilmente il loro salario sbriciolarsi sotto i colpi di cassa integrazione, disoccupazione e costo della vita, l’intervento di Renzi è dato dalla necessità di far ripartire in tempi brevi i consumi di massa e quindi mettere in moto una micro-economia su vasta scala capace (?) di generare domanda, ri-attivare cicli produttivi e accompagnare il Paese lentamente fuori da questo periodo di stagnazione e crisi profonda.

Il patto che si chiede di accettare è molto semplice in termini: vi diamo qualcosa in più, però voi cercate di rimetterlo in circolazione, spendendo.
A questo punto, per non correre il rischio di vedere applicata questa manovra a “parametro zero”, bisognerebbe davvero scommettere sul fatto che i destinatari dell’ intervento decidano di immettere in tutto o in parte la ritrovata liquidità nell’economia reale.

Plausibile? Più che altro auspicabile. Il 2015 sembra lontano ma non lo è, per gennaio di quell’anno sono già pronte manovre finanziarie discretamente consistenti (nessuno ne parla?), senza pensare poi all’altra spada di Damocle che incombe sulle finanze del nostro Paese, il famigerato Fiscal Compact.

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